
Solo negli ultimi trent'anni il numero dei disastri naturali è triplicato e secondo la compagnia assicurativa Munich Re i danni economici risultanti sono cresciuti di 9 volte.
Secondo uno studio Onu, i danni economici del cambiamento climatico potrebbero raggiungere i 300 miliardi di dollari annui per il 2050.
Nonostante i grossi pericoli accertati, si prosegue per la solita strada. Le emissioni globali di CO2 nel 1990 erano di 21,4 miliardi di tonnellate, ma sono già aumentate a oltre 30 miliardi di tonnellate nel 2010 (un incremento del 46% invece della stabilizzazione ai livelli - di per sé già pericolosi - del 1990).
Cosa succede se la temperatura aumenta ancora?
Con un aumento delle temperature medie globali di 1 grado: scarsità di grano sul mercato mondiale.
2 gradi: distruzione delle barriere coralline.
3 gradi: tempeste di sabbia su Parigi.
4 gradi: New York sommersa dall'acqua.
5 gradi: lotta fra i superstiti dei disastri climatici.
6 gradi: ritorno al periodo Cretaceo.
Per giunta, c'è un lasso di tempo tra emissioni di CO2 e il loro effetto: le conseguenze climatiche delle attuali emissioni le vedremo solo nei prossimi decenni.
A livello globale si producono, secondo alcune stime, 5 miliardi di tonnellate di rifiuti all'anno: caricandoli su camion formerebbero una coda di 400.000 km da qui alla luna. Il fabbisogno di energia in Italia è cresciuto di oltre il 40% negli ultimi trent'anni. In Cina, nello stesso periodo, è salito del 300%, in India del 150%. L'energia elettrica da fonti fossili inquina ed è esauribile: rimangono da 1 a 1,2 migliaia di miliardi di barili di petrolio, circa 150 miliardi di tonnellate. Ai ritmi attuali, basta per una quarantina d'anni.
fonte: LifeGate
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