Agli autisti dei politici non potranno essere ritirati punti dalla patente

Alla fine l'emendamento del senatore Cosimo Gallo (Pdl) è stato approvato: esenzione dal ritiro dei punti della patente per gli autisti di auto blu. Favorevole, in modo compatto, la maggioranza di governo (Lega compresa) e contrarie le opposizioni.

Si tratta di una sorta di immunità garantita ai politici, che potranno fare quello che vogliono sulla strada senza timore di punizioni per chi guida la "loro" auto.

Nel 2009 il parco vetture della pubblica amministrazione (auto blu, appunto) è cresciuto del 3,1% passando da 607.918 a 626.760 unità. Solo tre anni fa erano 574 mila. Un numero di mezzi che ci spiazza sempre più rispetto al resto del mondo dove l' Italia batte gli Usa (ma anche Francia, Inghilterra e Germania) dieci a zero nel rapporto di macchine del Palazzo. Un rapporto incredibilmente alto perché, a fronte delle nostre oltre 600 mila auto blu, ce ne sono 72.000 negli Usa, 61 mila in Francia, 55 mila nel Regno Unito e 54.000 mila in Germania, fino ad arrivare alle 22 mila del Portogallo, fanalino di coda nella top ten delle auto di rappresentanza, che ogni anno vede l' Italia in testa.

Il senatore Gallo ha difeso così il suo emendamento: "Spesso è il politico a chiedere all'autista di accelerare, magari perché l'aereo è arrivato in ritardo e c'è un appuntamento importante. Non è giusto che la fretta del datore di lavoro ricada sull'autista". In altre parole, per evitare che le colpe dei politici ricadano sugli autisti, si è data l'immunità alle auto dei politici.

fonte: L'Espresso

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