
''A livello di prevenzione e di controllo delle malattie, come i tumori - afferma il professor Alberto Mantovani, Direttore scientifico dell'Istituto Clinico Humanitas - possiamo fare gia' molto nei paesi sviluppati. Ma nel mondo continuano a morire 3 milioni di bambini all'anno a causa di malattie per cui abbiamo gia' i vaccini''.
''Ci sono buone prospettive - aggiunge - per quanto riguarda i vaccini destinati anche agli anziani''. Gia' perche' ''se nell'800 l'aspettativa di vita media di un bambino nato a Viareggio era di 37 anni - spiega Bernardino Fantini, storico della scienza e docente presso l'Universita' di Ginevra - chi nasce oggi puo' vivere fino a 80 anni''. E nel 2050 potrebbe arrivare a sfiorare i 150.
La direzione in cui andare, per quanto riguarda la Medicina, e' contrassegnata da 3 E: ''Efficacia delle terapie - continua Fantini -, efficienza nell'utilizzo delle risorse ed equita' nell'elargizione delle cure''.
La ricerca svolge un ruolo fondamentale in questo processo e ''in Italia ''produciamo' ricercatori di alto livello - sottolinea Carlo Castellano, Presidente Esaote, azienda leader nella progettazione e produzione di macchinari sanitari ad alta tecnologia - ma l'85% della produzione di tecnologie mediche viene dall'estero. C'e' una forte frattura tra il campo della ricerca e quello dell'industria della Salute''. Per ricomporla sarebbe necessaria ''una governance della ricerca - aggiunge Boniolo - e una classe dirigente in grado di guardare piu' avanti''.
''Basti pensare alle scelte etiche che ostacolano i progressi scientifici. In Italia 8mila persone lavorano nel campo della bioetica - conclude il professore - ma solo 3 sono conosciuti a livello internazionale. Eppure anche le altre 7.997 sono in grado di bloccare la ricerca, senza avere la cognizione di cosa succede nel mondo''.
fonte: ASCA
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