Come destreggiarsi di fronte ad un banco del pesce ricco delle specie più diversificate? Difficile capire se il pesce è fresco, figurarsi identificare l’origine precisa e il metodo con cui è stato catturato.
Ecco perché la guida al consumo consapevole del WWF è un ottimo strumento per fare una spesa sostenibile, dato che in una sola pagina riassume le specie ittiche che si possono comprare o che, al contrario, si devono evitare.
“Questa guida si propone come uno strumento pratico ed intuitivo per il consumatore che vuole acquistare prodotti della pesca secondo i principi della sostenibilità ambientale. La preferenza di ciascuno può contribuire a modificare l’attuale tendenza del mercato ad un’offerta omologata, non sempre la più adeguata, che trascura il valore del prodotto locale stagionale, dimentica le tecniche di pesca selettive e si rivolge verso zone di pesca lontane ed impoverite, ignorando il degrado sociale ed ambientale che l’allevamento e lo sfruttamento di certe specie provocano in aree vulnerabili”.
Secondo 4 criteri principali sono stati compilati 3 elenchi riguardanti i livelli di guardia (verde, giallo, rosso). Cosa è stato considerato?
· La provenienza delle zone di pesca (costo energetica);
· la disponibilità delle specie (stato degli stock naturali);
· impatto sul territorio di origine (trasformazione);
· caratteristiche del prelievo (selettività degli attrezzi da pesca).
Prima della prossima cena a base di pesce, consultate la mini guida e assicuratevi che la scelta cada su una specie presente nella lista verde: prelievo sostenibile!
Ecco la guida del WWF
Verde, giallo, rosso: tre elenchi in modalità semaforo pronti per consigliare i consumatori sull'acquisto sostenibile di pesce (Download)
fonte: gogreen.virgilio.it
La Guida del WWF al consumo consapevole dei prodotti del mare
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