Gli elettrodomestici che popolano le nostre case hanno un notevole impatto sulla bolletta elettrica. E non sempre ne siamo consapevoli. Chi potrebbe immaginare, ad esempio, che alcuni di loro utilizzano la stessa quantità di energia sia che siano a riposo, sia che stiano facendo il loro dovere? Eppure è così.
Secondo una recente indagine nelle case di 1300 europei, le apparecchiature collegate alla rete elettrica, spente o non in uso, consumano l'11% di tutta l'elettricità che usiamo, per una spesa di 50 — 60 euro all'anno a famiglia. Il consumo è impressionante: 43 terawattora in tutta Europa, l'equivalente dell'energia prodotta da 8 grandi centrali termoelettriche, oppure a quella consumata da due terzi delle case italiane.
Uno studio su 6 mila prodotti in vendita nei diversi paesi europei condotto dal gruppo di ricerca eERG del Politecnico di Milano e diffuso da Legambiente, rivela che oltre il 30% del campione preso in esame non
rispetta ancora le nuove norme per gli standby e il 18,5% supera i limiti di consumo in modalità "spento". Gli elettrodomestici più voraci quando non si stacca la spina sono le fotocopiatrici e le stampanti laser, i decoder della nuova TV digitale, i router, i televisori, i videogiochi e le macchinette del caffè. Ma attenzione anche ai forni, agli impianti stereo, ai caricabatterie dei cellulari che, anche senza luci accese, attaccati alla presa continuano a succhiare energia e soldi. Attenzione quindi agli sprechi energetici.
* Cosa prevede la normativa
La direttiva europea prevedeva che dal 2010 i nuovi apparecchi immessi sul mercato in Europa in modalità spenta o stand-by non dovessero superare un watt di potenza assorbita, 2 watt se la modalità stand-by serve ad illuminare un display che dia informazioni. Nel 2013, i limiti saranno ulteriormente abbassati, dimezzando le soglie e imponendo lo spegnimento completo prima possibile (con tempi differenziati a seconda del tipo di apparecchio).
"Nonostante le norme siano entrate in vigore un anno fa — ha commentato Legambiente - in tempo giusto per far giungere al consumatore finale apparecchi adeguati, ancora oggi e probabilmente nel periodo dei saldi di gennaio, moltissimi italiani acquisteranno elettrodomestici ormai fuori norma, magari a un prezzo apparentemente conveniente, grazie al quale porteranno a casa un'apparecchiatura obsoleta e energivora che contribuirà sostanziosamente a far lievitare i costi in bolletta". Vediamo di quanto.
* I costi per le famiglie
Nel caso dei consumi elettrici, è sempre bene non farsi trarre in inganno dalle dimensioni del prodotto.
Credete che consumi più energia una console per videogiochi o un frigorifero? Legambiente cita un'indagine del mensile dei consumatori australiani Choise e ricorda che Playstation 3 e X-box, sia da spenti che da accesi assorbono quasi la stessa quantità di energia, consumando 5 volte di più di un frigorifero efficiente e circa il triplo rispetto a uno con le peggiori prestazioni. Lasciarle accese, calcolando un costo di 0,15 euro a kWh, può comportare una spesa di 250 euro l'anno.
Non se la passano molto meglio i televisori, che a differenza delle console abbondano nelle case degli italiani e vengono normalmente lasciati in stand-by. Alcuni modelli con grande schermo consumano anche il triplo rispetto a una tv tradizionale, e con lo standby acceso usano in un anno tanta energia quanto tre lavatrici tra le meno efficienti.
Il computer acceso 24 ore al giorno può costare 130 euro l'anno, cui vanno aggiunti altri 20 euro se si lasciano accese anche le casse e 43 euro se non si spegne il monitor Lcd. Il set di casse per l'home theatre poi, consuma in standby più di 98 kWh all'anno, per circa 15 euro in più in bolletta.
Tra gli elettrodomestici che in standby consumano spesso più di 3 watt (il triplo di quanto richiede la norma europea), troviamo le macchinette per il caffè, le casse acustiche di bassa frequenza (subwoofer), i videoregistratori con hard disk, i modem o i router, i decoder della TV, gli stereo, i lettori DVD, i televisori, i computer da tavolo, le casse acustiche dei computer, stampanti laser, alcuni carica batterie di cellulari, alcuni monitor di computer, fornelli elettrici, purificatori d'aria e condizionatori, tostapane, forni a microonde e spazzolini elettrici.
* Come abbattere i consumi degli elettrodomestici spenti o in stand-by?
Nel caso di elettrodomestici che non rispettino le nuove normative, la soluzione migliore è acquistare una multipresa elettrica - chiamata più familiarmente "ciabatta" — che sia provvista però di interruttore. Ovviamente ci si dovrà ricordare di spegnerla. Per i distratti o per i pigri esistono prese elettriche intelligenti che staccano completamente la corrente quando l'elettrodomestico resta in standby per più di 2 minuti; altri apparecchi più sofisticati sono addirittura programmabili.
Nel caso di nuovi acquisti, invece, è bene prestare attenzione all'etichetta energetica, che include anche i consumi da spenti, e che ormai molto diffusa per gran parte dei grandi elettrodomestici (lavatrici, frigoriferi, forni o lavastoviglie). Discorso a parte per stereo, televisori o computer, che non hanno l'indicazione obbligatoria dei consumi complessivi. Per evitare spiacevoli sorprese in bolletta, è sempre meglio attaccarli a una ciabatta con interruttore.
fonte: Yahoo! Finanza
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