In un bicchiere di latte fino a venti sostanze chimiche

Un bel bicchiere di latte. Quante volte specie nei film americani abbiamo visto i protagonisti farne abbondante uso, anche a tavola, tra una pietanza e un'altra. A seconda della specie animale il latte ha componenti differenti, ma l'acqua rimane quello principale insieme ai grassi, soprattutto saturi, che sono anche la primaria fonte energetica della bevanda. Vitamine e proteine poi compongono il prodotto finale. Tutto tranquillo allora? Non esattamente. Un nuovo studio mostra che l'uomo, come spesso accade, ha aggiunto pericolosità a una bevanda che comunque nasconde già in sé qualche insidia.

Un gruppo di studiosi spagnoli e marocchini ha esaminato del latte con un risultato sconcertante.
In un bicchiere di latte prodotto da mucche e capre sarebbero contenute almeno venti sostanze chimiche non provenienti dall'animale che ha prodotto il liquido, ma inseriti nell'animale stesso dall'uomo. Si tratta di elementi come antidolorifici, antibiotici, prodotti per la crescita degli ormoni, anti-infiammatori, steroidi.

Fortunatamente il livello complessivo di queste sostanze contenute in un bicchiere di latte è talmente minimo che non reca danno all'uomo. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry. Nel dettaglio, nel latte esaminato è stato trovato acido niflumico (un antinfiammatorio non steroide); acido mefenamico, utilizzato in patologie come artrite reumatoide; il ketoprofene, un altro antinfiammatorio non steroide; il triclosa, un antibatterico; l'Ethinyl estradiol, usato per i sintomi di menopausa, un ormone steroide; la pyrimethamine, un prodotto contro la malaria e altri ancora.

Abbastanza per far passare la voglia di bere il latte? Pare di no.

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