Offerte scontate online: il risparmio c’è, ma meno di quello promesso

Sono la moda del momento: siti che sfornano ogni giorno offerte superscontate per prodotti, ristoranti, viaggi, massaggi e persino esami clinici. Il sistema è semplice: ci si iscrive al sito, si lascia l’email e ogni giorno una newsletter ci propone una serie di “affari” nella propria città o in tutto il paese. Ristoranti ed esercizi commerciali offrono per un tempo limitato i loro prodotti e i loro servizi a prezzi scontati, a sentire loro, anche del 90%. Se si è interessati a una proposta, la si acquista direttamente sul sito pagando con carta di credito; in cambio si riceve un coupon, da stampare e consegnare al negoziante al momento di saldare il conto. Messa così, si direbbe l’intuizione commerciale del secolo (e, visto il successo crescente di questi siti, non stiamo esagerando).

Ma il dubbio è d’obbligo: c’è da fidarsi?
Abbiamo voluto mettere alla prova il servizio offerto da una decina di questi portali, mettendoci nei panni di comuni utenti. Nonostante il ventaglio di offerte sia enorme (dal trattamento estetico al soggiorno, dalla visita odontoiatrica al prodotto tecnologico), ci siamo limitati ad analizzare le offerte che più riscuotono successo: ristoranti e viaggi. Abbiamo innanzitutto passato al setaccio i siti e le informazioni che offrono (con un occhio di riguardo sui recapiti per l’assistenza), poi abbiamo acquistato e utilizzato i coupon in otto città italiane, non prima di aver analizzato il buono stesso e che corrispondesse all’offerta pubblicata sul sito.
Con le nostre prove sul campo, poi, abbiamo voluto verificare se lo sconto dichiarato fosse coerente con i prezzi praticati dal ristorante e, in caso di problemi, abbiamo contattato il servizio clienti del sito. Va detto infatti che, per tutto ciò che compare sulle proprie pagine web, è giusto che ad assumersi le responsabilità sia prima di tutto il sito stesso. Ci aspettiamo infatti che, per un servizio veramente rispettoso del cliente, sia il gestore del sito a rispondere direttamente al consumatore, assicurandosi che il servizio pubblicizzato corrisponda al vero. Ma spesso non è così. In caso di problemi o reclami, la quasi totalità dei siti fa spallucce, scaricando il barile sul ristoratore. Solo tre volte il sito (Kgb Deals e Getbazza) si è dichiarato disposto a rimborsarci parte del buono (sotto forma di credito spendibile sul sito). In tutti gli altri casi il nostro reclamo è stato soltanto “segnalato” al servizio commerciale per poi cadere nel silenzio e nell’oblio.

L’assistenza che non c’è
È proprio l’assistenza, infatti, uno dei punti deboli di questi servizi. Il consumatore è spesso lasciato in balia di se stesso, a cominciare dalla mancanza di recapiti sul sito. Molto male sotto questo punto di vista Groupalia, che non offre alcun indirizzo email e nessun indirizzo fisico, ma solo un numero di telefono a pagamento, per di più con costi aggiuntivi (prefisso 199). In pratica il consumatore per reclamare o avere assistenza è costretto a telefonare a proprie spese, oppure a cercare nel sito e compilare un modulo elettronico, che però non lascia in mano nulla al cliente.

Bene invece Groupon e Getbaza che mettono a disposizione indirizzo sia email che fisico, in aggiunta a numero verde completamente gratuito.

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