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Oltre a questa aggiunta, la motorizzazione ha provveduto alla modifica di alcuni quiz che con il tempo erano divenuti obsoleti o non più coerenti con le vigenti normative, quiz che - come ammesso dalla motorizzazione - “avevano creato maggiori problemi di interpretazione da parte dei candidati”. Grande lavoro oltre che per gli aspiranti automobilisti, anche per le scuole guida che avranno tempo fino al primo ottobre, per adeguarsi e preparare al meglio i nuovi candidati.
Gli argomenti dei nuovi quiz patente
Gli argomenti sui quali verteranno i nuovi quiz patente sono:
• la regolamentazione amministrativa e sanzionatoria dei conducenti e delle patenti
• i comportamenti ai passaggi a livello
• l’uso delle luci e dei dispositivi di illuminazione
• gli elementi strutturali del veicolo che incidono sulla sicurezza della circolazione (pneumatici, freni, organi di trasmissione, etc..)
• la guida dei veicoli a due ruote
• il comportamento nei confronti dei conducenti di tali veicoli
Lo svolgimento della prova resta invariato, quindi il candidato che vorrà conseguire le patenti A e B, dovrà rispondere a 40 quesiti (presi a caso dal database), avendo sempre a disposizione 30 minuti e potendosi permettere un margine di errore del 10%, quindi potrà sbagliare 4 quiz superando comunque la prova. Nelle città con un tasso più alto di stranieri, verrà introdotta la possibilità di ascoltare le domande nelle lingue tutelate dalla Costituzione, in maniera tale da venire incontro ai cittadini stranieri che hanno difficoltà di lettura ed interpretazione della nostra lingua.
Lo studio mnemonico dei quiz patente
La preoccupazione maggiore degli esperti che elaborano i quiz patente è lo studio mnemonico. I candidati, infatti, spesso si limitano a memorizzare i collegamenti tra i singoli quesiti e le risposte esatte. Se è vero, infatti, che questa operazione è alla portata di qualunque giovane normodotato, è altrettanto vero che questo tipo di studio non comporta un apprendimento reale delle regole del codice della strada, inficiando così il valore del test e la sicurezza dei cittadini, automobilisti e non.
Come dichiarato da Teresio Viotti, presidente del network di oltre 200 autoscuole, “si deve puntare a rendere lo studio degli allievi sempre meno mnemonico e più consapevole”. Infatti, in Spagna il database è composto da oltre 15.000 quesiti, quindi circa il doppio rispetto all’Italia, proprio per evitare questa operazione di memorizzazione.
L’obbiettivo di queste revisioni è quello di instradare gli allievi ad una preparazione più approfondita, volta a metterli in condizioni di muoversi in maniera sicura sulla strada. Infatti, come dichiarato dalla motorizzazione, solo chi svolgerà uno studio tecnico ed approfondito potrà superare il test. Nei quiz patente, la fortuna dal primo ottobre servirà a ben poco.
www.scuolaguida.it
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