Lavoro: la verità su Infojobs, Monster, Worky e Co.

Come muovesri nella giungla moderna del mondo del lavoro,  fare attenzione alle truffe degli intermediari

Portali del lavoro, pagine facebook, siti internet, e-recruiting, agenzie per il lavoro. Oggi possiamo trovare tante risorse in rete per cercare lavoro. Un vero e proprio boom. Tre milioni di disoccupati e una recessione che ormai va avanti da cinque anni. Una volta c’era il vecchio ufficio di collocamento che ha lasciato il posto al centro per l’impiego ma non solo. Se prima era improbabile riuscire a trovare un impiego attraverso l’ufficio di collocamento, di questi tempi è quasi impossibile trovare un impiego attraverso le tante agenzie per il lavoro. Tutta la verità su Infojobs, Monster, WorkyL’ Ufficio, luogo dove avveniva la collocazione di lavoratori attraverso l’espletamento di pratiche puramente amministrative, si trasforma in Centro dove si svolgono azioni tendenti a promuovere l’Incontro tra Domanda e Offerta di lavoro. Lo sancisce il D.L.gs 297/2002. La riforma, più nota come “Riforma Biagi”, ha sconvolto totalmente le vecchie prassi di collocamento al lavoro, sostituendole con altre più idonee al ruolo che i Servizi per l’Impiego devono svolgere sul territorio.

Ma intanto molto spesso succede di candidarsi su internet a posizioni di lavoro in linea con il proprio profilo senza ottenere risposta. Molto spesso capita di visitare annunci già postati in precedenza e ripubblicati qualche mese più tardi. Il lavoro non c’è, e chi si occupa della materia di questi tempi, ottiene molti risultati su internet. Quali? Si chiama article marketing, perchè essere presenti nei motori di ricerca è molto importante. Digitando nell’apposita maschera i termini, o chiavi (keywords) utili alla ricerca, il motore restituisce dei links in una classifica, i cui risultati presentati per primi sono quelli che il motore  valuta come maggiormente corrispondenti alla ricerca svolta. Più clicchi su un annuncio di quella determinata azienda, più la stessa sale nelle classifiche di google. Chi ci ricava da questo sistema sono i portali del lavoro come Infojobs, Monster, Cliccalavoro oltre alle stesse aziende che usufruiscono di questi portali del lavoro. E poi c’è  ADSENSE:  “Google AdSense è un programma gratuito che consente ai publisher online di guadagnare dalla visualizzazione di annunci pertinenti in una vasta quantità di contenuti online”. Adsense è importante per tutte quelle pagine facebook che si occupano di annunci di lavoro: Ti Consiglio, Worky,quickjob, offerte lavoro, e quant’altro.

Il mondo del lavoro è diventato una vera e propria giungla. Le agenzie per il lavoro sono troppe e si dividono una torta sempre più piccola, il sistema liberista è ormai imploso. Etjca, Humangest, Openjobmetis, Kellyservice, Easy job, Elettraservices, Ali, Altrolavoro, Ge.Vi., Idealavoro, Obiettivo lavoro, Quanta, Temporary, Synergie, page personnel, studio staff, Michael page Italia, per finire con le più importanti: Randstad, Adecco, Manpower, Gi Group. Non vi sembra un esagerazione tutto questo? Con tre milioni di disoccupati in Italia? Tutta la verità su Infojobs, Monster, Worky ? A voi le conclusioni.

Flavio Troìa - pixelbros.altervista.org

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