Dalle sigarette, alla moda, all'alimentare. L'estate il picco di vendite.
In
questi ultimi due anni, le dogane e la polizia tributaria hanno
sequestrato decine di milioni sigarette contraffatte, che com'é noto,
possono essere anche più pericolose per la salute dei consumatori. Nel
2010, c'era stato un declino, ma la quantità aumenta ancora.
Le
statistiche per l'anno 2012 hanno confermato che il mercato del falso
tocca ogni settore del commercio dove si possono fare ancora guadagni
che anzi, con la crisi, aumentano per i prodotti contraffatti perché
l'italiano medio non rinuncia alla griffe anche se taroccata. L'anno
scorso, sarebbero stati bloccati profumi o cosmetici contraffatti alle
dogane per una cifra pari a più del doppio rispetto al 2011, come pure
capi di abbigliamento e accessori, orologi e gioielli, giocattoli per
bambini o farmaci, prodotti alimentari, tutti contraffatti e quasi tutti
provenienti dai mercati asiatici. Con l'avvento dell'estate, sottolinea
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, aumentano
anche le vendite al dettaglio di questi prodotti perché le spiagge e le
giornate più lunghe consentono un incremento delle vendite certamente
superiore alle medie invernali.
Il problema, però, per arginare il
fenomeno che tanto danno fa alla tipicità dei nostri prodotti e alle
industrie di ogni settore impegnate a far valere i propri marchi, non
sono tanto i dettaglianti, giacché le sanzioni previste dalla legge sono
diventate sempre più pesanti e gravose per chi vende al pubblico tali
beni, ma é la facilità con cui continuano a giungere sul mercato interno
i prodotti contraffatti che riescono ancora ad eludere le dogane e i
controlli all'interno dell'area Ue dove di frontiere fisiche non ce n'è
più. É un fiume in piena che é difficile da contenere, ma che solo una
politica comunitaria e non solo italiana dei controlli più accorta potrà
disincentivare.
Sportello dei Diritti
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