Il consumo di bibite dolci è associato con valori pressori elevati. A ogni lattina di bibita consumata in un giorno è correlato un aumento della pressione sistolica media di 1,6 mmHg e della pressione diastolica media di 0,8 mmHg. L’allarme arriva da uno studio pubblicato dalla rivista Hypertension.
I ricercatori britannici della School of Public Health dell’Imperial College of London coordinati da Paul Elliott hanno preso in esame 2696 persone tra i 40 e i 59 anni arruolate nello studio INTERMAP (International Study of Macro/Micronutrients and Blood Pressure) e le hanno sottoposte per quattro volte – a distanza in media di 3 settimane – ad analisi delle urine e misurazione dei valori pressori, incrociando i dati con i loro diari alimentari.
Si è constatato che nelle persone che affermavano di aver consumato bibite dolci in lattina e alimenti salati la pressione media è significativamente più elevata. Inoltre quelle stesse persone tendono in media a seguire diete meno salutari, con tutte le conseguenze negative sulla salute che questa scelta comporta. E hanno in media un Indice di Massa Corporea più elevato.
Spiega Elliott: “È ormai risaputo che chi esagera con il consumo di sale vede salire la pressione e rischia l’ipertensione. Questo studio ci suggerisce che anche esagerare con gli zuccheri può causare un brusco e pericoloso innalzamento della pressione”.
Aggiunge Ian Brown dell’Imperial College of London: “Chi consuma abitualmente bibite dolci in lattina incamera un altissimo numero di calorie ma senza i benefici nutrizionali del cibo, è come se bevesse acqua e calorie: mancano il potassio, il calcio, il magnesio”.
Fonte: Stamler J, Van Horn L, Brown IJ et al. Sugar-sweetened beverage, sugar intake of individuals, and their blood pressure: International Study of Macro/Micronutrients and Blood Pressure. Hypertension 2011 doi: 10.1161/HYPERTENSIONAHA.110.165456.
Fonte: Il Pensiero Scientifico Editore
Il consumo di bibite dolci è associato al pericolo ipertensione
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