Magre a tutti i costi - il 50% in linea grazie a drink, vomito e coca

De Clercq (Aba), il rituale delle nostre pazienti anoressiche o bulimiche

Troppo facile limitarsi a non mangiare dolci e fritti. Nella lotta alle rotondità "che ormai accomuna 12-13enni e 30-45enni" ogni 'trucco' è permesso. "Così il 50% delle nostre pazienti, circa 3 mila l'anno in tutta Italia, si affida a un rituale pericolosissimo: mangiano, vomitano, bevono alcolici e sniffano cocaina. Tutto pur di essere magre come adolescenti". Lo testimonia Fabiola De Clercq, fondatrice di Aba (Associazione per lo studio e la ricerca sull'anoressia: www.bulimianoressia.it). L'esperta spiega come l'attenzione nei confronti del peso 'contagi' ormai in Italia sempre più spesso le giovanissime, ma anche donne 'mature', almeno per età. "Abbiamo casi di bambine anoressiche o bulimiche già a 10-12 anni, e di donne che cadono in questa spirale a 45-50 anni", dice l'esperta, che sottolinea come a un certo punto l'unica cosa importante sia evitare di accumulare etti. "Si prova ogni cosa: si mangia in pubblico e poi si vomita di nascosto. Si consumano alcolici e coca per stare su e non sentire la fame". Agli occhi di De Clercq, la cui associazione riceve almeno 3 mila chiamate telefoniche ogni anno al numero verde ad hoc (800165616) e segue altrettante giovanissime e non - "ma ora anche qualche ragazzo" - in Italia "c'è una vera epidemia di anoressia e bulimia. Una situazione ben peggiore, ad esempio, rispetto a quella che vedo anche in questi giorni in Franca. Forse perché tradizionalmente le donne francesi sono state da sempre più attente alla linea e alla cura di sè", ipotizza. E questo le avrebbe rese meno vulnerabili alle sirene dell'eccessiva magrezza.

fonte: Adnkronos Salute

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