SCIE CHIMICHE - 10 PROVE SULLA LORO ESISTENZA

Prima di tutto è necessario chiarire bene cosa si intende per “scie di condensa” (contrails) e cosa si intende per “scie chimiche” (chemtrails).

Per scie di condensa si intende la classica striscia bianca che compare in cielo dopo il passaggio di un aereo ad alta quota. Le scie di condensa non contengono alcun composto chimico che non sia il risultato diretto della combustione del carburante nelle turbine.

Per scie chimiche si intende invece una qualunque scia, rilasciata da un aereo in volo, che contenga anche composti chimici che non sono direttamente implicati nel processo di alimentazione delle turbine. In altre parole, sono composti chimici aggiuntivi, che non hanno nulla a che vedere con la propulsione e il sostentamento dell’aereo in volo.

Come si formano le scie di condensa - Il fenomeno delle contrails è dovuto al rapido congelamento del vapore acqueo che si condensa intorno alle particelle solide rilasciate dagli scarichi dei jet. Il vapore acqueo proviene in parte dalla combustione del carburante, in parte è già presente nell'atmosfera. Il fenomeno di condensazione non si verifica sempre, ma solo in presenza di determinate condizioni atmosferiche, come una umidità pari o superiore al 70%, una temperatura inferiore a 40 gradi sotto zero, e una quota superiore agli 8000 metri. Questi non sono parametri assoluti, ma sono quelli ritenuti validi per la grande maggioranza delle scie di condensa.

Trattandosi sostanzialmente di una “striscia di vapore ghiacciato” sospesa nel cielo, la scia di condensa si scioglie rapidamente sotto i raggi solari, e scompare normalmente dopo qualche minuto. Solo in presenza di condizioni molto particolari una scia di condensa può perdurare nel cielo anche per svariate ore.

E' molto importante conoscere bene queste condizioni particolari, che esamineremo più avanti, perchè stanno al cuore del dibattito sulle scie chimiche.


PROVA n.1 - Le contrails ufficialmente promosse a "nuvole permanenti".

Come diceva Edgar Allan Poe, il modo migliore per nascondere una cosa è di metterla sotto gli occhi di tutti.

La prima prova dell’esistenza delle scie chimiche infatti proviene dalle stesse fonti istituzionali che cercano di nasconderne l’esistenza. Come abbiamo detto altre volte, la presenza delle scie chimiche nel mondo ormai è talmente evidente che è diventato impossibile fingere di non vederle. Qualcuno quindi deve aver pensato che fosse meglio riconoscerne l’esistenza, cambiando magari nel frattempo il nome di questo fenomeno.

Se si consulta l'attuale “tabella delle nuvole” della NASA, si scopre che accanto ai classici cirri, cirrostrati e cirrocumuli delle alte quote compare anche un nuovo tipo di “nuvola”, chiamato “contrail”: leggi il resto dell'articolo su www.luogocomune.net

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