Gli italiani hanno il diritto di sapere da dove siano arrivati i soldi per salvare Mps se non dall’Imu

“3,9 miliardi di euro sono stati prestati dal Governo italiano all’istituto di credito Monte dei Paschi di Siena, la terza banca italiana con vistosi legami politici (Pd), per salvarlo dal fallimento. 3,8 miliardi di euro è l’importo del gettito incassato dallo Stato con la prima rata dell’Imu. Sembra una coincidenza talmente strana, da far dubitare che di coincidenza si tratti realmente. Viene da pensare che, per l’ennesima volta, i soldi vengano tolti agli italiani per essere dati alle banche”. Lo dichiara in una nota Michel Emi Maritato, candidato alla Camera dei deputati nella lista Lazio 1 di Tremonti. “Il sistema creditizio, in Italia, va totalmente rivisto perché troppo viziato da legami politici e giochi di potere sconsiderati. Monti e gli esponenti del Pd e della sinistra italiana hanno delle responsabilità gravi in questa vicenda” aggiunge Maritato che conclude “Pur volendo credere che l’importo del prestito sia solo una coincidenza, i cittadini italiani hanno comunque il diritto di sapere perché una banca, ora accusata di ostacolo ai controlli della vigilanza omettendo comunicazioni agli organismi di vigilanza, falso in bilancio, turbativa di mercato, aggiotaggio e truffa in danno degli azionisti, debba poter beneficiare di prestiti dallo Stato italiano, che versa in condizioni di grave crisi economica, e da dove siano arrivati quei soldi, visto che le famiglie hanno dovuto affrontare troppi sacrifici per colmare le lacune del proprio Stato”.

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