La Nasa bombarda la luna a caccia d'acqua

Una sonda della Nasa lancerà domani un proiettile contro un cratere lunare alla ricerca di eventuali riserve d'acqua, il che potrebbe aprire la strada all'affascinante ipotesi di una colonia umana fuori dall'atmosfera terrestre.

La sonda LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite), partita a giugno dalla base di Cape Canaveral, in Florida, lancerà il missile-bomba, un Centaur, alle 07:31 ora di New York (le 13:31 svizzere).

La sonda avrà quindi soltanto quattro minuti per filmare e fotografare gli effetti dell'impatto e, attraverso gli strumenti di rilevamento a bordo, per cercare vapore acqueo o frammenti di ghiaccio nella nube di detriti alzata dall'esplosione.

La spettacolare missione potrebbe confermare i risultati della sonda indiana Chandrayaan-1, che ha scoperto tracce d'acqua sulla superficie lunare, aprendo scenari di esplorazione alla "Star Trek", il telefilm cult di fantascienza: la presenza di acqua è, infatti, considerata l'elemento essenziale per un eventuale ritorno dell'uomo sulla Luna, e stavolta per rimanerci, in una base spaziale stabile.

Nel programma della Nasa, in attesa dell'approvazione della Casa Bianca, questa ipotesi è fissata per il 2020.

Alla stampa americana Alan Andrews, che ha progettato la missione LCROSS, non ha nascosto la sua eccitazione per l'evento, che verrà trasmesso in diretta sul sito della Nasa: "La tempesta di polvere che si scatenerà e che potremo vedere sarà fantastica, come se la Luna ci venisse addosso", ha detto.

Il Centaur colpirà il cratere a 9000 km orari ed esprimerà una potenza pari a una tonnellata e mezzo di dinamite, sollevando una nube di 350 mila chilogrammi di detriti lunari e aprendo una voragine che gli scienziati ritengono avrà un diametro di circa venti metri.

La nube sollevata dal Centaur, che arriverà a quasi dieci chilometri d'altezza, sarà visibile anche dalla Terra con un telescopio di dieci pollici.

La Luna, però, non corre alcun rischio: in media quattro volte al mese viene colpita da corpi celesti che provocano crateri equivalenti. La differenza, in questo caso, è che il punto dell'impatto è stato scelto dagli scienziati con cura, al polo sud della Luna, dove la luce del Sole non batte mai e dove potrebbero trovarsi depositi di ghiaccio nascosti nel sottosuolo.

Svolto il suo primo compito "dinamitardo", la sonda LCROSS rimarrà nello spazio per studiare la superficie lunare, in cerca del sito migliore per il futuro, eventuale, atterraggio sulla luna.

fonte: www.swissinfo.ch

Nessun commento:

 
Copyright © 2016. sottovoce.360.
Design by Herdiansyah Hamzah. & Distributed by Free Blogger Templates
Creative Commons License