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L'industria delle calzature - si legge sul "Guardian" - è responsabile di una grossa fetta delle emissioni prodotte dalla filiale manifatturiera tessile: ogni anno vengono prodotte circa 25 miliardi di paia di scarpe, in maggioranza nei paesi in via di sviluppo. Oltre due terzi, pari al 68%, dei gas ad effetto serra generati dallo scarpe da ginnastica deriva dal processo di manifattura, non tanto dall'approvvigionamento delle materie prime, né dalla distribuzione.
La scarpa "scannerizzata" dal MIT è frutto di 26 materiali diversi e richiede 360 stadi di produzione e di assemblamento; molte delle unità di produzione, inoltre, si basano su piccole macchine alimentate a carbone. L'obiettivo delle aziende, scrivono i ricercatori, dovrebbe essere quello di modernizzare i processi di produzione, riducendo il numero degli stadi della manifattura, senza compromettere il design.
Fonte: APCOM
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